STARTS THE MAS PROJECT OF ERASMUS PLUS,
FIRST STAGE AT "DON MILANI-ALIPERTI" INSTITUTE OF MARIGLIANO
La Dichiarazione di Parigi è un
manifesto moderno che elenca con chiarezza e, a gran voce, il potenziale e le
virtù dell’Europa cosiddetta vera. “L’Europa il cui futuro riposa in una lealtà
rinnovata verso le nostre tradizioni migliori, non in un universalismo spurio
che impone la perdita della memoria ed il ripudio della propria identità” così
asseriscono gli studiosi che, riunitisi nella capitale francese, hanno
riaffermato i principi ed i valori fondanti dell’Europa.
L’Europa è nostra e noi
apparteniamo all’Europa e questa appartenenza bilaterale è fatta di storie,
speranze, affetti condivisi, usanze consolidate, obiettivi comuni per tutti gli
stati membri. La condivisione di idee e di buone pratiche ha il fine unico di garantire,
a bambini e giovani, competenze sociali, civiche ed interculturali promuovendo la
democrazia, i diritti fondamentali, l’inclusione sociale e la cittadinanza
attiva. Questi i punti cardine del progetto Multicutural Aspects in Our Schools
(MAS) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del progetto Erasmus Plus, che,
per tre anni, vedrà coinvolti gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Don
Milani-Aliperti” di Marigliano. Dal 10 al 16 dicembre gli stati partner
aderenti al progetto MAS, Germania, Malta, Turchia, Grecia e Romania, saranno
ospiti della comunità mariglianese che può vantare lo straordinario
coinvolgimento in un progetto europeo che pensa alle differenze culturali come
ispirazione e mai come ostacolo sociale.
Sono giorni di fermento questi,
da tempo nelle classi dell’istituto “Don Milani-Aliperti”, si lavora alla
stesura di un programma che convogli e descriva le eccellenze istruttive,
tradizionali e folcloristiche del nostro paese. Un dono di conoscenza da consegnare,
metaforicamente, nelle mani degli ospiti tedeschi, maltesi, turchi, greci e
rumeni che, già da ieri, hanno trovato accoglienza nella cittadina
mariglianese. D’altra parte, l’ospitalità del popolo partenopeo è, da sempre,
tratto distintivo della propria tradizione popolare, la stessa tradizione
multiculturale che l’Europa “vera” deve salvaguardare e proteggere
dall’omologazione.
Il primo meeting del progetto MAS
si terrà proprio a Marigliano, la letteratura e il teatro per il riconoscimento
delle proprie radici culturali sarà l’argomento chiave di questi giorni fatti
di conferenze, rappresentazioni teatrali, visite culturali e convivialità. I
temi scelti dai docenti dell’Istituto Comprensivo “Don Milani-Aliperti”
riguarderanno, dunque, argomenti di letteratura italiana e di storia teatrale strizzando
l’occhio a tutte quelle eccellenze, letterarie e del teatro, che hanno reso
grande la storia del nostro paese.
La Divina Commedia aprirà la
kermesse culturale ponendo l’accento sull’aspetto didattico-allegorico del
poema del sommo poeta fiorentino Dante Alighieri. La Commedia dantesca è un
poema suddiviso in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Dante racconta
del viaggio che egli compie attraversando i tre regni dell’Oltretomba,
nell’arco di sette giorni, con lo scopo di rappresentare il percorso di
redenzione che qualunque uomo può e deve affrontare per liberarsi dal peccato e
raggiungere la vita felice della rettitudine. Si parlerà dei Promessi Sposi di
Alessandro Manzoni focalizzando l’attenzione sul tema della violenza,
ricorrente nell’opera manzoniana. La violenza, atto deplorevole e condannabile
sempre, fagliatura gravissima della dignità umana. Manzoni vuole che il popolo
prenda culturalmente possesso della violenza perché impari a conoscerla e
dunque a combatterla. Si affronterà l’importanza della storia greca che ha
gettato le basi della cultura occidentale ed in particolare di quella italiana;
il valore di mito con il suo significato di parola, racconto che rimanda al
potere divino della parola che comunica, dice e narrando crea ponti con le
origini dell’umanità. Le civiltà moderne si nutrono di miti e ne creano
frequentemente di nuovi, basta pensare ad un romanzo, ad un cartone animato così
come ad un videogioco: in questo senso, lo studio dei miti antichi può ancora
dirci qualcosa su di noi, sul nostro mondo e sulla nostra origine in esso. Toccherà
poi, senza nemmeno scostarci dal concetto di mito, a Napoli, indissolubilmente
legata alla storia della sirena Parthenope. Un mito, dunque, che racconta di Parthenope
una delle tre sirene che tentarono Ulisse durante il suo viaggio di ritorno a
casa dopo la guerra di Troia. Quando Ligeia, Leucosia e Parthenope videro
Ulisse passare indenne attraverso i loro canti melodiosi e ammaliatori, per il
dolore, si lanciarono dagli scogli ed andarono a morire in mare. Pare che fu
proprio Parthenope ad essere stata seppellita sotto Castel dell’Ovo e da quel
luogo, ancora oggi, veglia sulle genti della città a cui ha dato “pace profonda
e costante” come scrisse Matilde Serao.
Si continuerà a parlare della
nostra storia rievocando la figura di Gaio Plinio Secondo, conosciuto come
Plinio il vecchio, uomo di grande sapienza e studioso dei fenomeni naturali. I
documenti dell’epoca ci restituiscono la figura di un uomo dedito alla ricerca
indefessa della conoscenza, tant’è che, da scienziato appassionato, attratto
dal fenomeno eruttivo del Vesuvio del 79 d.C. che ha provocato la distruzione
delle città di Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis, si fece preparare una nave
veloce per poter osservare quanto più vicino, l’eruzione. Potremmo riconoscere
in Plinio il vecchio la figura embrionale di un vulcanologo, il primo che la
storia possa ricordare.
La ricca proposta di argomenti si
spinge verso il mondo teatrale, prestando particolare attenzione al teatro
nella tradizione napoletana. Quando pensiamo al teatro, non possiamo non
pensare al genio indiscusso di Eduardo De Filippo, uno dei più grandi autori
dell’opera teatrale italiana del Novecento. Di De Filippo è la commedia “Natale
in casa Cupiello” che inevitabilmente fa rima con il Natale in stile
partenopeo. Si parlerà di questa opera teatrale che fu messa in scena, la prima
volta, in un atto unico nel giorno di Natale del 1931. Attraverso le battute della
scena “Te piace o presepio” del terzo atto, si approfondirà l’importanza dell’arte
presepiale per il popolo napoletano. Infatti, Il presepe è un vero protagonista
della commedia; a lui sono dedicati l'inizio e la fine dell’opera di De Filippo.
Verrà evocata un’altra stella dell’avanspettacolo: Antonio De Curtis conosciuto
come Totò. È ancestrale il rapporto di Totò con la città di Napoli, egli ha
sempre interpretato e scritto di personaggi che non hanno mai dimenticato la
fame, così pieni di voglia di rivalsa, irriverenti e disincantati che sapevano,
però, attribuire il giusto valore a tutto. Anche nella figura del Principe De
Curtis risiede un mito alimento dell’immaginario, che aiuta a ricostruire
l’identità del popolo napoletano, un mito che rappresenta la collettività.
L’antropologo Marino Niola, chiamato a disquisire
di Totò durante un’intervista, riconosce nel compianto Massimo Troisi, un erede
degno del Principe De Curtis. Non mancherà certo il ricordo dell’attore,
sceneggiatore, regista e cabarettista italiano a cui la nostra Campania Felix
ha dato i natali: Massimo Troisi. Nato a San Giorgio a Cremano, fondeva nella
sua spontaneità e nella sua quasi inconsapevole comicità, aspetti tipici di
Eduardo De Filippo e qualche altro di Totò. Troisi era una persona qualunque in
cui era prepotente quella nota di napoletanità mai esagerata e mai farraginosa,
bensì semplice e verace, di quelle che fa “di un napoletano un poeta e di un
poeta, qualche volta, un napoletano”. Toccherà poi alla maschera di Pulcinella
chiamata a rappresentare l’anima del popolo con i suoi istinti primordiali,
rudi. Pulcinella incarna l’uomo che, conscio dei propri problemi, riesce sempre
a superare la circostanza delle cose con il sorriso. A questa maschera il
popolo partenopeo ha destinato il compito di riassumere ed esprimere la sua
realtà, brutta o bella, meschina o eroica ed il desiderio di rivincita e la
voglia di vivere.
Non mancherà l’essenziale contributo
dei bimbi della scuola dell’infanzia che avranno il prestigioso compito di dare
il via alla manifestazione che si terrà, mercoledì 13 dicembre, presso
l’Auditorium della scuola secondaria di primo grado “Elia Aliperti”. I bimbi
dei tre plessi della scuola dell’infanzia Padre Pio, Verna e Rodari daranno il
benvenuto alle delegazioni straniere sfilando con le
bandiere, da essi stessi realizzate, dei paesi partner e salutando ogni stato
Europeo nella propria lingua nazionale. Ogni bimbo, infatti, durante questi
mesi di preparazione al meeting italiano del progetto MAS, con la guida
fondamentale degli insegnanti, ha contribuito alla realizzazione di ogni
particolare che renderà unico l’appuntamento in Auditorium. I piccoli
dell’infanzia mostreranno il “librone” dedicato al romanzo di Pinocchio che
raccoglie le principali sequenze della storia che hanno disegnato e colorato
con tecniche e materiali differenti. Sulle note della colonna sonora del film
dedicato a Pinocchio, i bimbi della scuola dell’infanzia, delizieranno gli
spettatori con una ritmata e simpatica coreografia. Piccoli danzanti burattini
di legno che ci guideranno attraverso il romanzo “Le avventure di Pinocchio” di
Collodi. Un viaggio, questo, che gli spettatori compiranno assieme a Pinocchio,
con tutte le traversie che il ciocco di legno incontra, per raggiungere lo
scopo ultimo che risiede nel pieno ritrovamento di sé stesso.
L’Istituto “Don Milani- Aliperti”
mai come in queste ore è una fucina di idee e di iniziative volte a promuovere
il messaggio pedagogico del multiculturalismo sposando in pieno gli obiettivi
del progetto MAS : empatia, apertura, rispetto di ogni forma di cultura,
consapevolezza delle proprie radici. Questa è l’Europa in cui dobbiamo credere
ed il cui futuro “deve essere liberale nel miglior senso del termine, ovvero
aperta a un robusto dibattito pubblico libero da ogni forma di coercizione e
violenza perché una società che non accoglie i figli non ha futuro”.
Elisabetta Mauro