STARTS THE MAS PROJECT OF ERASMUS PLUS,
FIRST STAGE AT "DON MILANI-ALIPERTI" INSTITUTE OF MARIGLIANO
Marigliano, 11.12.2017
L'Europa è nostra e noi apparteniamo all'Europa e questa appartenenza bilaterale è fatta di storie, speranze, affetti condivisi, usanze consolidate, obiettivi comuni per tutti gli stati membri. La condivisione di idee e di buone pratiche ha il fine unico di garantire, a bambini e giovani, competenze sociali, civiche ed interculturali promuovendo la democrazia, i diritti fondamentali, l'inclusione sociale e la cittadinanza attiva. Questi i punti cardine del progetto Multicutural Aspects in Our Schools (MAS) finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del progetto Erasmus Plus, che, per tre anni, vedrà coinvolti gli studenti dell'Istituto Comprensivo "Don Milani-Aliperti" di Marigliano. Dal 10 al 16 dicembre gli stati partner aderenti al progetto MAS, Germania, Malta, Turchia, Grecia e Romania, saranno ospiti della comunità mariglianese che può vantare lo straordinario coinvolgimento in un progetto europeo che pensa alle differenze culturali come ispirazione e mai come ostacolo sociale.
Sono giorni di fermento questi, da tempo nelle classi dell'istituto
"Don Milani-Aliperti", si lavora alla stesura di un programma che
convogli e descriva le eccellenze istruttive, tradizionali e folcloristiche del
nostro paese. Un dono di conoscenza da consegnare, metaforicamente, nelle mani
degli ospiti tedeschi, maltesi, turchi, greci e rumeni che, già da ieri, hanno
trovato accoglienza nella cittadina mariglianese. D'altra parte, l'ospitalità
del popolo partenopeo è, da sempre, tratto distintivo della propria tradizione
popolare, la stessa tradizione multiculturale che l'Europa "vera"
deve salvaguardare e proteggere dall'omologazione.
Il primo meeting del progetto MAS si terrà proprio a Marigliano, la
letteratura e il teatro per il riconoscimento delle proprie radici culturali sarà
l'argomento chiave di questi giorni fatti di conferenze, rappresentazioni
teatrali, visite culturali e convivialità. I temi scelti dai docenti
dell'Istituto Comprensivo "Don Milani-Aliperti" riguarderanno,
dunque, argomenti di letteratura italiana e di storia teatrale strizzando
l'occhio a tutte quelle eccellenze, letterarie e del teatro, che hanno reso
grande la storia del nostro paese.
La Divina Commedia aprirà la kermesse culturale ponendo l'accento
sull'aspetto didattico-allegorico del poema del sommo poeta fiorentino Dante
Alighieri. La Commedia dantesca è un poema suddiviso in tre cantiche: Inferno,
Purgatorio e Paradiso. Dante racconta del viaggio che egli compie attraversando
i tre regni dell'Oltretomba ,nell'arco di sette giorni, con lo scopo di rappresentare
il percorso di redenzione che qualunque uomo può e deve affrontare per
liberarsi dal peccato e raggiungere la vita felice della rettitudine. Si
parlerà dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni focalizzando l'attenzione sul
tema della violenza, ricorrente nell'opera manzoniana. La violenza, atto
deplorevole e condannabile sempre, fagliatura gravissima della dignità umana.
Manzoni vuole che il popolo prenda culturalmente possesso della violenza perché
impari a conoscerla e dunque a combatterla. Si affronterà l'importanza della
storia greca che ha gettato le basi della cultura occidentale ed in particolare
di quella italiana; il valore di mito con il suo significato di parola,
racconto che rimanda al potere divino della parola che comunica, dice e
narrando crea ponti con le origini dell'umanità. Le civiltà moderne si nutrono
di miti e ne creano frequentemente di nuovi, basta pensare ad un romanzo, ad un
cartone animato così come ad un videogioco: in questo senso, lo studio dei miti
antichi può ancora dirci qualcosa su di noi, sul nostro mondo e sulla nostra
origine in esso. Toccherà poi, senza nemmeno scostarci dal concetto di mito, a
Napoli indissolubilmente legata alla storia della sirena Parthenope. Un mito,
dunque, che racconta di Parthenope una delle tre sirene che tentarono Ulisse
durante il suo viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. Quando
Ligeia, Leucosia e Parthenope videro Ulisse passare indenne attraverso i loro
canti melodiosi e ammaliatori, per il dolore, si lanciarono dagli scogli ed
andarono a morire in mare. Pare che fu proprio Parthenope ad essere stata
seppellita sotto Castel dell'Ovo e da quel luogo, ancora oggi, veglia sulle
genti della città a cui ha dato "pace profonda e costante" come
scrisse Matilde Serao.
Si continuerà a parlare della nostra storia rievocando la figura di Gaio
Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il vecchio, uomo di grande sapienza e
studioso dei fenomeni naturali. I documenti dell'epoca ci restituiscono la
figura di un uomo dedito alla ricerca indefessa della conoscenza, tant'è che,
da scienziato appassionato, attratto dal fenomeno eruttivo del Vesuvio del 79
d.C. che ha provocato la distruzione delle città di Ercolano, Pompei, Stabia e
Oplontis, si fece preparare una nave veloce per poter osservare quanto più
vicino, l'eruzione. Potremmo riconoscere in Plinio il vecchio la figura
embrionale di un vulcanologo, il primo che la storia possa ricordare.
La ricca proposta di argomenti si spinge verso il mondo teatrale, prestando
particolare attenzione al teatro nella tradizione napoletana. Quando pensiamo
al teatro, non possiamo non pensare al genio indiscusso di Eduardo de Filippo,
uno dei più grandi autori dell'opera teatrale italiana del Novecento. Di de
Filippo è la commedia "Natale in casa Cupiello" che inevitabilmente
fa rima con il Natale in stile partenopeo. Si parlerà di questa opera teatrale
che fu messa in scena, la prima volta, in un atto unico nel giorno di Natale
del 1931. Attraverso le battute della scena "Te piace o presepio" del
terzo atto, si approfondirà l'importanza dell'arte presepiale per il popolo
napoletano. Infatti, Il presepe è un vero protagonista della commedia; a lui
sono dedicati l'inizio e la fine della commedia. Toccherà poi alla maschera di
Pulcinella chiamata a rappresentare l'anima del popolo con i suoi istinti
primordiali, rudi. Pulcinella incarna l'uomo che, conscio dei propri problemi,
riesce sempre a superare la circostanza delle cose con il sorriso. A questa
maschera il popolo partenopeo ha destinato il compito di riassumere ed
esprimere la sua realtà, brutta o bella, meschina o eroica ed il desiderio di
rivincita e la voglia di vivere.
L'Istituto "Don Milani-Aliperti" mai come in queste ore è una
fucina di idee e di iniziative volte a promuovere il messaggio pedagogico del
multiculturalismo sposando in pieno gli obiettivi del progetto MAS: empatia,
apertura, rispetto di ogni forma di cultura, consapevolezza delle proprie
radici. Questa è l'Europa in cui dobbiamo credere ed il cui futuro "deve
essere liberale nel miglior senso del termine, ovvero aperta a un robusto
dibattito pubblico libero da ogni forma di coercizione e violenza perché una
società che non accoglie i figli non ha futuro".
Articolo scritto da Elisabetta Mauro
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