Tuesday, December 12, 2017

STARTS THE MAS PROJECT OF ERASMUS PLUS, 

FIRST STAGE AT  "DON MILANI-ALIPERTI"  INSTITUTE OF MARIGLIANO



Marigliano, 11.12.2017

La Dichiarazione di Parigi è un manifesto moderno che elenca con chiarezza e, a gran voce, il potenziale e le virtù dell'Europa cosiddetta vera. "L'Europa il cui futuro riposa in una lealtà rinnovata verso le nostre tradizioni migliori, non in un universalismo spurio che impone la perdita della memoria ed il ripudio della propria identità" così asseriscono gli studiosi che, riunitisi nella capitale francese, hanno riaffermato i principi ed i valori fondanti dell'Europa.
L'Europa è nostra e noi apparteniamo all'Europa e questa appartenenza bilaterale è fatta di storie, speranze, affetti condivisi, usanze consolidate, obiettivi comuni per tutti gli stati membri. La condivisione di idee e di buone pratiche ha il fine unico di garantire, a bambini e giovani, competenze sociali, civiche ed interculturali promuovendo la democrazia, i diritti fondamentali, l'inclusione sociale e la cittadinanza attiva. Questi i punti cardine del progetto Multicutural Aspects in Our Schools (MAS) finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del progetto Erasmus Plus, che, per tre anni, vedrà coinvolti gli studenti dell'Istituto Comprensivo "Don Milani-Aliperti" di Marigliano. Dal 10 al 16 dicembre gli stati partner aderenti al progetto MAS, Germania, Malta, Turchia, Grecia e Romania, saranno ospiti della comunità mariglianese che può vantare lo straordinario coinvolgimento in un progetto europeo che pensa alle differenze culturali come ispirazione e mai come ostacolo sociale.
Sono giorni di fermento questi, da tempo nelle classi dell'istituto "Don Milani-Aliperti", si lavora alla stesura di un programma che convogli e descriva le eccellenze istruttive, tradizionali e folcloristiche del nostro paese. Un dono di conoscenza da consegnare, metaforicamente, nelle mani degli ospiti tedeschi, maltesi, turchi, greci e rumeni che, già da ieri, hanno trovato accoglienza nella cittadina mariglianese. D'altra parte, l'ospitalità del popolo partenopeo è, da sempre, tratto distintivo della propria tradizione popolare, la stessa tradizione multiculturale che l'Europa "vera" deve salvaguardare e proteggere dall'omologazione.
Il primo meeting del progetto MAS si terrà proprio a Marigliano, la letteratura e il teatro per il riconoscimento delle proprie radici culturali sarà l'argomento chiave di questi giorni fatti di conferenze, rappresentazioni teatrali, visite culturali e convivialità. I temi scelti dai docenti dell'Istituto Comprensivo "Don Milani-Aliperti" riguarderanno, dunque, argomenti di letteratura italiana e di storia teatrale strizzando l'occhio a tutte quelle eccellenze, letterarie e del teatro, che hanno reso grande la storia del nostro paese.
La Divina Commedia aprirà la kermesse culturale ponendo l'accento sull'aspetto didattico-allegorico del poema del sommo poeta fiorentino Dante Alighieri. La Commedia dantesca è un poema suddiviso in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Dante racconta del viaggio che egli compie attraversando i tre regni dell'Oltretomba ,nell'arco di sette giorni, con lo scopo di rappresentare il percorso di redenzione che qualunque uomo può e deve affrontare per liberarsi dal peccato e raggiungere la vita felice della rettitudine. Si parlerà dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni focalizzando l'attenzione sul tema della violenza, ricorrente nell'opera manzoniana. La violenza, atto deplorevole e condannabile sempre, fagliatura gravissima della dignità umana. Manzoni vuole che il popolo prenda culturalmente possesso della violenza perché impari a conoscerla e dunque a combatterla. Si affronterà l'importanza della storia greca che ha gettato le basi della cultura occidentale ed in particolare di quella italiana; il valore di mito con il suo significato di parola, racconto che rimanda al potere divino della parola che comunica, dice e narrando crea ponti con le origini dell'umanità. Le civiltà moderne si nutrono di miti e ne creano frequentemente di nuovi, basta pensare ad un romanzo, ad un cartone animato così come ad un videogioco: in questo senso, lo studio dei miti antichi può ancora dirci qualcosa su di noi, sul nostro mondo e sulla nostra origine in esso. Toccherà poi, senza nemmeno scostarci dal concetto di mito, a Napoli indissolubilmente legata alla storia della sirena Parthenope. Un mito, dunque, che racconta di Parthenope una delle tre sirene che tentarono Ulisse durante il suo viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. Quando Ligeia, Leucosia e Parthenope videro Ulisse passare indenne attraverso i loro canti melodiosi e ammaliatori, per il dolore, si lanciarono dagli scogli ed andarono a morire in mare. Pare che fu proprio Parthenope ad essere stata seppellita sotto Castel dell'Ovo e da quel luogo, ancora oggi, veglia sulle genti della città a cui ha dato "pace profonda e costante" come scrisse Matilde Serao.
Si continuerà a parlare della nostra storia rievocando la figura di Gaio Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il vecchio, uomo di grande sapienza e studioso dei fenomeni naturali. I documenti dell'epoca ci restituiscono la figura di un uomo dedito alla ricerca indefessa della conoscenza, tant'è che, da scienziato appassionato, attratto dal fenomeno eruttivo del Vesuvio del 79 d.C. che ha provocato la distruzione delle città di Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis, si fece preparare una nave veloce per poter osservare quanto più vicino, l'eruzione. Potremmo riconoscere in Plinio il vecchio la figura embrionale di un vulcanologo, il primo che la storia possa ricordare.
La ricca proposta di argomenti si spinge verso il mondo teatrale, prestando particolare attenzione al teatro nella tradizione napoletana. Quando pensiamo al teatro, non possiamo non pensare al genio indiscusso di Eduardo de Filippo, uno dei più grandi autori dell'opera teatrale italiana del Novecento. Di de Filippo è la commedia "Natale in casa Cupiello" che inevitabilmente fa rima con il Natale in stile partenopeo. Si parlerà di questa opera teatrale che fu messa in scena, la prima volta, in un atto unico nel giorno di Natale del 1931. Attraverso le battute della scena "Te piace o presepio" del terzo atto, si approfondirà l'importanza dell'arte presepiale per il popolo napoletano. Infatti, Il presepe è un vero protagonista della commedia; a lui sono dedicati l'inizio e la fine della commedia. Toccherà poi alla maschera di Pulcinella chiamata a rappresentare l'anima del popolo con i suoi istinti primordiali, rudi. Pulcinella incarna l'uomo che, conscio dei propri problemi, riesce sempre a superare la circostanza delle cose con il sorriso. A questa maschera il popolo partenopeo ha destinato il compito di riassumere ed esprimere la sua realtà, brutta o bella, meschina o eroica ed il desiderio di rivincita e la voglia di vivere.
L'Istituto "Don Milani-Aliperti" mai come in queste ore è una fucina di idee e di iniziative volte a promuovere il messaggio pedagogico del multiculturalismo sposando in pieno gli obiettivi del progetto MAS: empatia, apertura, rispetto di ogni forma di cultura, consapevolezza delle proprie radici. Questa è l'Europa in cui dobbiamo credere ed il cui futuro "deve essere liberale nel miglior senso del termine, ovvero aperta a un robusto dibattito pubblico libero da ogni forma di coercizione e violenza perché una società che non accoglie i figli non ha futuro".

Articolo scritto da Elisabetta Mauro

http://www.lastampadelmezzogiorno.it/napoli/27777-marigliano-scuola-mas.html

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